Stime recenti hanno confermato che la fuoriuscita del petrolio e di ben dieci volte superiore rispetto a quanto dichiarato dalla BP. Questo spiega il tentativo di nascondere agli occhi dell'opinione pubbblica le reali dimensioni del disastro ecologico/ambientale.
La compagnia aveva comunicato che le coste non dovevano temere nulla anche nel caso di una catastrofe.
Il rischio delle perforazioni sottomarine tramite le piattaforme petrolifere offshore è troppo alto per l'ambiente. Nonostante ciò stanno cominciando le perforazioni petrolifere in Alaska da parte della Shell ed anche per il Mediterraneo le richieste di autorizzazioni aumentano sia nell'Adraiatico che per il Canale di Sicilia.
Non sarebbe meglio, per soddisfare il fabbisogno energetico di tutti, chiudere con le energie fossili investendo nelle energie rinnovabili? Guarda le foto del disastro!
Fonte: Greenpeace
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